Strada Palazzo di Città è una delle principali arterie del tessuto della città medievale, perché asse di collegamento tra la basilica di San Nicola e una delle antiche porte di accesso alla città in piazza Mercantile. La strada, in origine chiamata Rua Francigena, prese l’attuale nome dal Palazzo che fu sede del Governo francese durante il regno di Napoli, agli inizi dell‘800. L’importanza di questo asse è sottolineata dalla ricchezza dei prospetti dei palazzi che vi si affacciano, appartenuti a famiglie nobiliari baresi.
A partire da San Nicola, subito dopo la corte del Catapano e la piazzetta Sant’Anselmo, il percorso inizia passando al di sotto di due grandi archi a tutto sesto. Sul primo, in pietra chiara bugnata, sono posti due cardini in pietra e sulla faccia opposta è collocata un’epigrafe datata 1762. Sul secondo arco, di collegamento tra le cortine murarie dei due fronti strada, è posta un’edicola con bassorilievo policromo raffigurante San Nicola e una epigrafe, datata 1566. Sul primo palazzo a sinistra, quello da cui partono i due archi, si apre un portale cinquecentesco con arco a tutto sesto, poggiato su pilastri riquadrati, incorniciato da un lieve aggetto e concluso in alto da una cornice modanata.
Palazzo ai civici dal 26 al 29 A destra, la facciata di Palazzo Zizzi ha un paramento murario in blocchetti squadrati di pietra calcarea su cui si leggono le tracce delle originarie fabbriche medievali e, contemporaneamente, le trasformazioni successive. L’edificio fu donato, agli inizi del XVI secolo da Bona Sforza, regina di Polonia e duchessa di Bari, al medico di corte Onorato Zizzi da Minervino per poi passare ai Ramires e ai Maffia. L’impianto medievale si riconosce nella forma della casa torre che svetta sulla sinistra e nella serie di monofore ed archi successivamente tamponati e tagliati dalle aperture di epoca successiva. Al piano terra, a partire da sinistra, si susseguono una monofora con arco lunato, un apertura più ampia a tutto sesto, il piedritto di un’altra apertura (forse una monofora lunata), due archi centinati più grandi e infine due monofore di cui quella di sinistra con arco lunato e quella di destra tagliata dal portale rinascimentale. I locali a piano terra, il cui livello di calpestio in antico era più basso dell’attuale, furono tramutati in botteghe con soprastante ammezzato. Rinascimentali sono le mostre delle finestre del primo piano, di cui la prima a destra si addossa alla parte inferiore di un una monofora medievale tamponata. Il secondo piano conserva sei finestrelle centinate medioevali e una, l’ultima a destra, rinascimentale simile a quelle del primo piano. Al terzo piano, nella porzione di sinistra dove è riconoscibile la torre, si ripetono due finestrelle centinate uguali e in asse con quelle del piano sottostante. Rinascimentale è il portale di ingresso ad arco a tutto sesto, fiancheggiato da colonne con fusti scanalati poggiate su alti basamenti decorati con testine a bassorilievo. I capitelli sorreggono una trabeazione nel cui architrave è inserita l’iscrizione POST TENEBRAM SPERO IN LUCEM. Nei triangoli mistilinei tra l’arco e la trabeazione sono collocati due medaglioni con le teste di Japige e Barione, mitologici fondatori della città.
Palazzo ai civici dal 17 al 25 A destra si trova uno dei palazzi più grandi del centro storico, Palazzo Alberotanza. Vi si accede da due portali di forme e dimensioni differenti. Entrambi a sesto acuto, quello al civico 22 mantiene le forme originarie con paraste ai lati del portone, trabeazione superiore e concio in chiave, al centro dell’arco, decorato. Palazzo ai civici dal 49 al 52 A sinistra, il palazzo è un rifacimento ottocentesco di edifici precedenti. A piano terra, su una cortina in pietra a faccia vista delimitata in alto da un cordolo squadrato, si aprono cinque portali a pieno centro e, nei due piani superiori, altrettante finestre architravate. Il palazzo è coronato da un cornicione su mensole ed è delimitato da cantonali in pietra bugnata squadrata.
Palazzo Tanzi (civico 54) Segue, a sinistra, il palazzo che fa angolo con lo slargo della strada, appartenente alla famiglia Tanzi. (vedi scheda) Palazzo ai civici dal 12 al 16 A destra, il palazzo ad angolo con il vico Gesuiti, accorpamento di edifici precedenti, presenta una facciata databile XVIII secolo per via delle cornici in pietra delle finestre al primo piano. Al secondo piano, in asse con le tre aperture ad arco del piano terra, e al di sopra di una cornice marca-davanzale, spicca una loggia con due fornici attualmente murati, incorniciati da tre paraste a sostegno di una trabeazione. A piano terra, nello spigolo destro, il palazzo si conclude con una colonna angolare di ordine tuscanico, attribuibile al ridisegno settecentesco della facciata.
Palazzo al civico 61 A sinistra, il palazzo che fa angolo con lo slargo della strada è un altro esempio in cui coesistono le tracce degli interventi di varie epoche. Sul paramento in pietra a faccia vista a destra del portale sono tuttora visibili due archi ribassati tagliati da una finestra con stipiti in pietra tamponata. Al centro della facciata si apre un portale con paraste e arco a bugne. A destra è posta un’edicola in legno e foglie d'argento dedicata alla “Madonna del Lume”. L’edicola ha un suo prospetto autonomo, addossato a quello dell’edificio e raccordato con questo tramite una cornice modanata che diventa marcapiano. Conclude l’edicola un semplice timpano triangolare. L’immagine della Madonna è incorniciata da due paraste poggiate su mensole curve e capitelli corinzi che sorreggono una trabeazione conclusa in alto da un timpano spezzato curvilineo. Dal prospetto che affaccia sulla piazzetta, al primo piano, sporge un balcone settecentesco curvilineo, poggiato su mensole decorate.
A sinistra, la strada si allarga in corrispondenza di una piazzetta. Al centro del fronte si trova la chiesa di Sant’Anna, in origine Santa Pelagia, datata XI secolo. Nel 1508 fu affidata da Isabella d’Aragona agli Eremitani di Sant’Agostino e dedicata a Sant’Ambrogio. Fu restaurata nel 1576 e nuovamente nel 1820, quando era sotto la tutela della confraternita di San Marco della Buona Morte. La facciata in pietra a faccia vista è decorata in alto da una sottile cornice al di sopra della quale il prospetto si chiude con una cuspide affiancata da un campaniletto a vela. Sotto la cornice si apre un semplice rosone, in corrispondenza del quale si leggono ancora le tracce degli spioventi della chiesa più antica. In basso aggetta il cinquecentesco portale di accesso. L’ingresso è incorniciato da due colonne con capitelli corinzi, poggiate su un basamento e sormontate da una trabeazione. Su questa ai lati si elevano due volute curvilinee e al centro un archetto ribassato con iscrizione e sormontato da uno stemma. Sul paramento della facciata sono inserite sculture in pietra raffiguranti animali, che provengono dalla chiesa medievale. L’interno è a navata unica e pareti scandite da quattro arconi per lato, poggiati su paraste e sormontati da una trabeazione con modiglioni su cui si imposta una volta a botte. Di particolare pregio è l’altare maggiore in legno intagliato e dorato, datato tra il XVI e il XVII secolo.
Da viale Enzo Ferrari continuare in direzione di Strada Provinciale 204/Viale Gabriele d'Annunzio/SP204. Prendere Viale Europa, SS16, Via Napoli e Corso Vittorio Veneto in direzione di Via Venezia a Bari. Seguire Via Venezia e Largo Papa Urbano II fino a Piazza S. Nicola.
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Da Viale Enzo Ferrari, continuare in direzione di Strada Provinciale 204/Viale Gabriele d'Annunzio/SP204. Prendi Viale Europa, SS16, Via Napoli e Corso Vittorio Veneto in direzione di Piazza Mercantile a Bari. Continuare su Lungomare Augusto Imperatore. Piazza Ferrarese è sulla destra. Proseguire a piedi per Piazza Mercantile.
Da casello Bari Sud dell’autostrada A14 prendere E843, Viale Giuseppe Tatarella, Sottovia Giuseppe Filippo, Via Brigata Regina e proseguire su Corso Antonio de Tullio in direzione di Via Venezia a Bari. Seguire Via Venezia e Largo Papa Urbano II fino a Piazza S. Nicola.
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Da casello Bari Sud dell’autostrada A14 prendere E843, Viale Giuseppe Tatarella, Sottovia Giuseppe Filippo, Via Brigata Regina e proseguire su Lungomare Augusto Imperatore in direzione Piazza Mercantile a Bari. Piazza Ferrarese si trova sulla destra. Proseguire a piedi per Piazza Mercantile.
Arrivano nelle vicinanze di Largo Abate Elia le linee AMTAB A (area sosta Piazza Massari)- 2/-10-12/-35.
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Arrivano nelle vicinanze di Piazza Ferrarese (per piazza Mercantile è necessario proseguire a piedi) le linee AMTAB 2-4-10-12-12/-21-35
Area di Parcheggio di fronte all’ingresso del Museo Archeologico-Lungomare Imperatore Augusto-Corso Vittorio Emanuele II