La casa che ha dato i natali il 16 gennaio del 1728 al compositore Niccolò Piccinni è situata nel cuore del borgo antico, in un edificio che si affaccia per una piccola porzione su piazza Mercantile e per un fronte maggiore su vico Fiscardi. Questo si allarga in una piccola corte dove una scala esterna porta all’ingresso del primo piano. L’abitazione si sviluppa su tre livelli con una forma stretta e lunga con una larghezza di appena quattro metri a fronte di una profondità di oltre trenta Al piano terra si accede da piazza Mercantile dove quattro ambienti si sviluppano lungo tutta la lunghezza mentre al primo piano troviamo cinque vani e un pozzo luce quadrangolare in cui è posta una scala che porta al secondo piano. L’edificio, oltre al suo valore storico per aver dato i natali al musicista barese, è interessante per la stratigrafia che i lavori di restauro effettuati negli anni ottanta hanno messo in luce. Nella parte centrale dell’edificio sono stati individuati i resti di una casa torre medioevale a pianta quadrangolare, con muratura in blocchi sbozzati di pietra calcarea.
La presenza di questa struttura, completamente inglobata nei corpi di fabbrica che la circondano ci da una idea di come la città medievale si sia trasformata nel corso dei secoli. Una attenta lettura dei prospetti di casa Piccinni ce ne dà una testimonianza viva, al pari di innumerevoli altri esempi presenti nel centro storico. Il prospetto che si affaccia su piazza Mercantile ci può trarre in inganno presentandosi con un fronte all’apparenza unitario, ma a ben guardare notiamo come questo sia il frutto delle sistemazioni tardo ottocentesche che hanno inglobato le preesistenze cercando di omologarle in un linguaggio architettonico coerente. L’eterogeneità dei materiali, le dimensioni variabili delle murature, l’andamento irregolare dei vani, la presenza di archi lunati all’interno e le tracce sulle facciate sono la prova tangibile della successione cronologica di strutture che si sono aggregate andando ad intasare gli spazi ancora liberi lasciati dalla più rada città medievale. Il fabbricato ha rischiato la parziale demolizione perché il “Piano regolatore e diradamento edilizio della città vecchia” redatto dall’arch. Concezio Petrucci nel 1930 prevedeva la demolizione di consistenti porzioni del tessuto della città antica. Fortunatamente prevalse l’attenzione al valore storico e culturale dei luoghi per cui fu adottato un nuovo piano che avrebbe lasciato quasi inalterati gli andamenti delle cortine e delle sezioni stradali. La volontà di trasformare l’edificio in casa-museo dedicata al compositore ha permesso, a partire dai primi anni ‘80, di attuare interventi che si sono protratti per quasi un ventennio.. Il progetto per restituire alla città il luogo natale del suo illustre cittadino, redatto dal prof. Arch. Mauro Civita, ha previsto l’abbattimento di tramezzi e superfetazioni, il rifacimento dei solai e la fruizione visiva delle parti più antiche. Attualmente (2016) il Museo non è visitabile a causa di mere motivazioni di carattere gestionale.
Da Viale Enzo Ferrari, continuare in direzione di Strada Provinciale 204/Viale Gabriele d'Annunzio/SP204. Prendi Viale Europa, SS16, Via Napoli e Corso Vittorio Veneto in direzione di Piazza Mercantile a Bari. Continuare su Lungomare Augusto Imperatore. Piazza Ferrarese è sulla destra. Proseguire a piedi per Piazza Mercantile.
Da casello Bari Sud dell’autostrada A14 prendere E843, Viale Giuseppe Tatarella, Sottovia Giuseppe Filippo, Via Brigata Regina e proseguire su Lungomare Augusto Imperatore in direzione Piazza Mercantile a Bari. Piazza Ferrarese si trova sulla destra. Proseguire a piedi per Piazza Mercantile.
Arrivano nelle vicinanze di Piazza Ferrarese (per piazza Mercantile è necessario proseguire a piedi) le linee AMTAB 2-4-10-12-12/-21-35
Lungomare Imperatore Augusto-Corso Vittorio Emanuele
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